Cultura

“L’adultismo e i suoi mali” presentato per l’ultimo incontro de “I Venerdì Culturali ai Portici”

Madia Lucia Colucci
"L'adultismo e i suoi mali"
Tra "adultismo" e "adultità" il prof. Achille Colucci ha presentato il suo libro nell'ultimo incontro della rassegna della Società di Storia patria per la Puglia
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Si è tenuto ieri, venerdì 16 giugno, l’ultimo incontro dell’iniziativa “I Venerdì Culturali ai Portici” portata avanti dall’Associazione Società di Storia Patria per la Puglia, con la presentazione del libro “L’adultismo e i suoi mali” del prof. Achille Colucci, di Schena Editore, alla sua seconda edizione.

Il dibattito, tenutosi ieri ai Portici delle Teresiane presso la Stanza dell’Affresco, è stato moderato dal presidente dell’Associazione della sezione “Giuseppe Maringelli” di Fasano, Angelo Sante Trisciuzzi. Il moderatore ha aperto l’incontro con la poesia del libanese Khalil Gibran “I vostri figli”, la quale in incipit recita “I vostri figli non sono figli vostri, sono i figli e le figlie della forza stessa della vita. Nascono per mezzo di voi, ma non da voi. Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono.”

Questa poesia si ricollega perfettamente al libro “L’adultismo e i suoi mali”, poiché parla del comportamento degli adulti nei confronti dei più piccoli. Il termine adultismo infatti, come il prof. Colucci ha voluto sottolineare sin dall’inizio, non è sinonimo di adultità, ma ha bensì un’accezione negativa rispetto a quest’ultimo. Mentre l’adultità è la maturità raggiunta con gli anni, l’adultismo altro non è se non «un termine metaforico – come spiega il professore – che sottende la legge del più forte, il quale afferma la propria volontà di dominio sul più debole».

L’adultismo può svilupparsi in diversi settori: ad esempio a scuola, quando i professori impongono il proprio sapere come assoluto ed universale, senza prendere in considerazione gli alunni con i quali interagiscono, ma anche in famiglia, in cui si parla di adultismo di genere, ovvero l’imporsi della figura maschile o femminile come detentrice del potere.

Il discorso del prof. Achille Colucci ha toccato diverse materie tanto complesse quanto affascinanti, passando dalla pedagogia, alla filosofia ed alla religione.

In un percorso attraverso i secoli si è parlato dei filosofi che hanno posto al centro della propria ricerca l’uomo e le sue possibilità. Partendo dall’antichità con Socrate e il “so di non sapere” che implica la perfettibilità della natura umana, si è poi giunti nella modernità con Kant e la sua convinzione che l’esperienza, schematizzata attraverso le categorie, serva per conoscere il mondo, fino ad approdare al contemporaneo Popper, il quale parla della necessità di andare oltre avvertita dagli uomini.

L’incontro, coinvolgente ed interessante, trasformatosi in una via di mezzo tra una lezione universitaria e un dialogo filosofico, si è concluso con la spiegazione dell’immagine di copertina del libro ispirata all’opera di Heiddegger dal titolo “Sentieri interrotti” che ha in qualche modo ispirato il testo.

sabato 17 Giugno 2017

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