Stasera, venerdì 19 maggio al Teatro Sociale, a partire dalle 21, andranno in scena due monologhi dedicati a Palmina Martinelli, la sfortunata ragazza che nel novembre del 1981 – dopo essersi rifiutata di prostituirsi – fu trovata in casa avvolta dalle fiamme e che spirò dopo quasi tre settimane di agonia. Un modo per non dimenticare quella drammatica vicenda che rappresenta – nonostante siano trascorsi 36 anni – una ferita ancora aperta per la comunità fasanese. La serata, organizzata in collaborazione con l’Associazione “Le Nove Muse”, è inserita nell’ambito della “Settimana dell’infanzia” – che avrà luogo dal 14 al 21 maggio con una serie di appuntamenti ludici e formativi che vedrà coinvolti i bambini della città e delle frazioni – organizzata dall’Amministrazione Comunale (in particolare gli assessorati alla Pubblica Istruzione e alla Cultura), in collaborazione con l’associazione culturale “Le Nove Muse” e patrocinata anche dal comitato provinciale brindisino dell’Unicef.
Il primo monologo sarà “Palmina – Amara terra mia”, scritto e diretto da Giovanni Gentile e interpretato da Barbara Grilli. Un monologo intenso, doloroso e forte («dove si faranno nomi e cognomi») per raccontare la verità senza alcun fraintendimento, ripercorrendo le tappe “della tragedia umana e giudiziaria” di Palmina Martinelli. Perché, come affermò l’allora Pubblico Ministero Nicola Magrone: «le aule di giustizia non sempre si meritano quell’encomio solenne, quell’adulazione continua, quell’ammirazione. Perché le aule di giustizia sono anche luoghi dove si commettono estremi atti di in-giustizia».
Il secondo, scritto e diretto dal giornalista e scrittore fasanese Dino Cassone e interpretato da Tonia Argento, anch’essa fasanese, ha come titolo “Io sono ancora qui”. E se Palmina Martinelli non fosse morta? Se quel maledetto pomeriggio del novembre 1981 fosse uscita di casa qualche minuto prima? Su queste due ipotesi, basate sul “bivio delle possibilità” legato ad una minuscola frazione di tempo, è nata l’idea dell’autore: immaginare e regalare alla sventurata ragazza una seconda possibilità di vita, seppur nella sola finzione scenica. E a raccontarci quello che sarebbe potuto accadere sarà la stessa Palmina, oggi donna cinquantenne. Un monologo aspro, delicato e disincantato.
Porta ore 20:30, sipario ore 21. Costo del biglietto: 10 euro+d.p., prenotabile telefonando ai numeri +39 080 4426 468 / +39 393 8975 459.