Cultura

Ignazio Ciaia: appuntamento con la musica

Sandra Pentassuglia
Ignazio Ciaia: appuntamento con la musica
«Questa musica è da sempre il punto d'incontro tra la grande vita della storia e quella intima della fede religiosa» / LE FOTO
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Ieri (8 aprile) la neonata associazione fasanese “Ignazio Ciaia” ha organizzato una spettacolo di musica e cultura per il suo debutto. Condotto dal giornalista Franco Lisi, l’evento ha coinvolto gli spettatori in un viaggio nella tradizione fasanese e nel patrimonio classico. All’esecuzione di diversi brani musicali, infatti, si è aggiunta la presenza di personaggi di rilievo nel panorama intellettuale di Fasano.

La presidentessa dell’associazione, Lucrezia Orlando, assieme ai fratelli Caramia, è stata parte dell’orchestra per tutta la serata. «Ignazio Ciaia è uno storico e un prestigiosissimo scrittore fasanese – dichiara -. Per un certo senso di patriottismo e per la voglia di renderlo conosciuto, mi sono sentita in dovere di chiamare così l’associazione».

Ha partecipato all’evento anche la Croce Rossa di Fasano perché, come il suo presidente Vincenzo Sportelli ha detto: «Bisognerebbe appoggiare ogni nuovo progetto culturale, poiché la cultura non è mai abbastanza e deve farsi sentire». Il direttore Silvestro Sabatelli, ultimo invitato, è stato purtroppo impossibilitato a venire, trovandosi infatti a Mottola per ritirare il premio di un concorso di marce internazionale.

Nel corso della serata, la banda a fiato si è esibita nei brani di diversi famosi compositori come G. Verdi e P. Mascagni, ma anche di musicisti fasanesi. È stato appunto eseguito Poema Funebre di Paolo Paternò, le cui musiche sono conosciute a livello europeo, e la Marcia Funebre di Oronzo Campanella.

L’evento si è concluso con la composizione Fatale Destino di Antonio Gidiuli e uno scorcio dei futuri progetti previsti per Ignazio Ciaia. Come la presidentessa ha spiegato, infatti, l’associazione punta a sviluppare una forte influenza nel territorio fasanese; ma ambisce, al contempo, a guadagnare fama nella regione e, perché no, in tutta l’Italia e promuovere l’iniziativa della guida all’ascolto a partire dai suoni quotidiani.

«Questa musica – spiega Franco Lisi, riferendosi alle composizioni ascoltate – è da sempre il punto d’incontro tra la grande vita della storia e quella intima della fede religiosa»

domenica 9 Aprile 2017

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