Cultura

Il Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti a Fasano

La Redazione
L'invito
Sarà presentato nella Sala di Rappresentanza del Comune il suo ultimo libro dal titolo "Il contrario della paura"
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Il Procuratore Nazionale Antimafia, Franco Roberti, sarà a Fasano oggi 27 marzo alle 17.30 per presentare il suo libro “Il contrario della paura – perché terrorismo islamico e mafia possono essere sconfitti”. L'alto magistrato dialogherà con la sociologa fasanese Giovanna Montanaro nella sala di rappresentanza del comune in un incontro promosso dal Rotary Club e dall'Inner Wheel di Fasano, presieduti rispettivamente da Alberto Mavilio e Luisa Sportelli. Il sindaco Francesco Zaccaria porterà il saluto della città.

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Il contrario della paura, primo obiettivo al quale tendono mafiosi e terroristi, è non rinunciare a uscire da casa e dire la verità, scegliere di non restare in silenzio di fronte ai crimini: questa l'esortazione di Franco Roberti. Il procuratore nazionale antimafia ha scritto il libro all’indomani delle stragi di Parigi del novembre 2015, dopo che un suo amico, impaurito per gli attentati, gli aveva chiesto se fosse il caso di confermare un viaggio prenotato per la capitale francese. “La preoccupazione del mio amico era la stessa – racconta Roberti – come dimostrano tutti i sondaggi, della maggioranza degli italiani che, di fronte alla barbarie terrorista o alla forza di intimidazione della criminalità organizzata, sempre più spesso rispondono con la paura. Che tende a trasformarsi in razzismo, xenofobia, se non addirittura in collaborazione, magari involontaria, con i mafiosi. Proprio per questo diventa una priorità spiegare perché è necessario non avere paura: continuare a uscire, viaggiare, frequentare cinema e concerti significa lottare contro i terroristi, il cui unico obiettivo è privarci delle nostre libertà. Così come denunciare chi chiede il pizzo, le imprese che alterano la libera concorrenza, i mafiosi che truccano gare d’appalto e concorsi pubblici, fidandosi dello Stato che è in grado di garantire sicurezza e protezione, significa liberarsi dalle catene con cui la criminalità organizzata tenta di imprigionare, ogni giorno, le nostre vite. Ma perché i cittadini possano fidarsi delle istituzioni, è necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità e che tutti dicano la verità”.

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lunedì 27 Marzo 2017

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