Vita travagliata, grandi sogni e pagine sincere. «La memoria ridona il senso di ciò che abbiamo vissuto»: è così che Giuseppe Sannolla esprime l’essenza del suo libro. Originariamente parroco di Fasano, dopo aver smesso l’abito talare ed essere andato a vivere in Umbria con sua moglie e i suoi due figli, si è dedicato alla scrittura e al giornalismo. È lui l’autore del volume autobiografico “Ricordiamo per comprendere: sfogliando il libro delle mie inquietudini” (edito da Schena), presentato ieri, 18 marzo, al Palazzo di Città e patrocinato dal Comune di Fasano. A fare le veci del sindaco c’era l’assessore Cinzia Caroli, che ha aperto la serata.
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Martino Grassi, avvocato e giornalista, ha coordinato i vari interventi che hanno espresso giudizi e dato spunti di riflessione. Il teologo e scrittore Giovanni Franzoni ha definito il libro “profumato di memorie”, mentre Michele Arnese, direttore della rivista online “Formiche.net”, ha fornito un’efficace descrizione della personalità dell’autore dicendo che «non dava giudizi, ma consigli. Non dava risposte, ma poneva domande spesso scomode».
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Un libro di un percorso esistenziale travagliato, con pagine dal tono appassionante e sincero, come ha affermato lo psicologo Domenico Legrottaglie (che ha anche curato il commento in copertina). La memoria è stata posta al centro della discussione, poiché aiuta a comprendere il presente e senza la quale non può esistere alcun futuro.
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La storia di Sannolla sprona a conoscere in profondità il proprio essere, la propria storia, le proprie origini, per essere consapevoli e liberi durante l’intero percorso esistenziale. Così ha raccontato il suo cammino, andando a fondo nel grembo dei ricordi, e ha parlato del Concilio Vaticano II, a suo parere non ancora applicato integralmente dalla Chiesa nel mandato pastorale. Dunque ha insistito sulla necessità di recuperare i valori ormai smarriti anche attraverso un percorso di ricerca dell’identità di ciascuno di noi.
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