Cultura

Rinnovata la tradizione de “La scamiciata”: due ali di folla lungo il tragitto

Vincenzo Lagalante
Il corteo de "La scamiciata"
Al contrario dello scorso anno, c'era il bel tempo ieri sera a fare da cornice al corteo storico che ha attraversato la città / LE FOTO
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Al contrario dello scorso anno, c’era il bel tempo ieri sera a fare da cornice a “La Scamiciata”. Tra storia, folklore, cultura e suoni del Mediterraneo, il corteo si è snodato per le vie principali di Fasano con i suoi 350 figuranti in costumi d’epoca a rievocare la vittoria dei fasanesi sui Turchi invasori nella battaglia del 2 giugno 1678. In serata, in piazza Ciaia, si è tenuto lo spettacolo “Ritmi e suoni del Mediterraneo” con la partecipazione del “Gruppo Etnico Kerkyra” di Corfù (Grecia), “La Pacchianella” di Pisticci (Mt), “Zi-Zaghini” di San Giovanni in Galdo (Cb), “Centro Danze Orientali Yalla Dance” di Fasano (Br). Gli appuntamenti rientrano nella programmazione del “Giugno fasanese”, messa a punto dall’omonimo comitato con il patrocinio del Comune di Fasano.

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Al corteo locale de “La Scamiciata” si sono affiancate rappresentanze dei cortei storici ospiti della città, “Pistonieri Archibugeri di S. Maria del Rovo” (di Cava de’ Tirreni – Sa), “Aquavivae ab Aragonia” (di Conversano – Città Metropolitana di Bari), “Nundinae” (di Gravina – Città Metropolitana di Bari), “La battaglia tra Turchi e Cristiani” (di Tollo – Ch – ormai gemellato con il corteo storico fasanese), “Il Corteo del Balì Carafa” (di Putignano – Città Metropolitana di Bari).

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Anche quest’anno il “Comitato Giugno Fasanese”, in omaggio al senso di ospitalità tradizionale del territorio, ha dato l’opportunità a due coppie di turisti (scelte tra quelle soggiornanti nelle strutture del Fasanese) di vivere “La Scamiciata” da vicino, nel senso che godranno di un posto privilegiato (sulla balconata del Palazzo dell’Orologio di proprietà comunale) per ammirare il corteo storico ed il successivo spettacolo con i gruppi etnici e folk.

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La Scamiciata. Sono 350 i figuranti in costume col Banditore che precede il corteo ed invita il popolo alle solenni celebrazioni per ricordare il valore dei “padri”. Segue la drammatizzazione della battaglia: la rabbia dei vinti e l’esultanza dei vincitori affascinano lo spettatore, che si vede coinvolto continuamente nella rappresentazione del dramma attraverso l’intero percorso del corteo. Sfileranno, a seguire, lo stendardo dell’Universitas (come veniva definita Fasano a quei tempi) e la dama con le chiavi della città, i dignitari, i rappresentanti delle famiglie nobili con i propri stemmi; poi la bandiera del Baliaggio di Santo Stefano (di cui faceva parte Fasano) precederà la carrozza del luogotenente Fra’ Zurlo da Crema, accompagnato dal sindaco Pompeo Mignozza; la bandiera del Balì di Malta (Fasano è stata sotto la dominazione dell’Ordine di Malta per circa 500 anni); Fra’ Brancaccio precederà la sua carrozza, il tutto seguito dal popolo in festa. Poi, ecco il capo dei Turchi che viene scortato da armigeri e precede gli “scamiciati” (i fasanesi che vinsero la battaglia) i quali, gioendo del fortunato esito, tra canti e balli della tradizione pugliese e napoletana, circondano il carro che ricorda il trionfo, una grande barca su cui gli “scamiciati” issano i labari dei santi patroni di Fasano, la Madonna di Pozzo Faceto, san Giovanni Battista e santo Stefano Protomartire.

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Questa sera, invece, il vivo dei festeggiamenti patronali in onore della Madonna del Pozzo e San Giovanni Battista: alle ore 18 ci sarà la solenne processione per le vie del centro, alle ore 20 in piazza Ciaia la santa Messa con il primo intervento ufficiale del nuovo vescovo S.E. Mons. Giuseppe Favale.

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domenica 19 Giugno 2016

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