Cronaca

Fasano, dodicenne vittima di bullismo: picchiato per strada da due coetanei

La redazione
Il preoccupante fenomeno del bullismo
Il fenomeno del bullismo non risparmia i piccoli centri: a Pezze di Greco un bambino di 12 anni è stato picchiato per strada da due coetanei che gli hanno procurato un trauma contusivo al torace e la frattura di una costola
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Nei giorni scorsi, a Pezze di Greco, per banali motivi un dodicenne è stato brutalmente offeso e colpito, mentre giocava per strada, da due suoi coetanei che gli hanno procurato “un trauma contusivo emitorace destro con frattura della nona costola”, come si legge dal referto prodotto dai sanitari del pronto soccorso di Fasano.

Il primo ragazzo gli ha sferrato un forte pugno sulla spalla, facendolo cadere non prima di aver profferito minaccioso, in dialetto, “Ti lascio a terra morto”. Il secondo ragazzo lo ha colpito ripetutamente e solo l’intervento di due ragazzi lì di passaggio ha evitato il peggio.

La mamma del ragazzo oltraggiato ha voluto incontrare i genitori dei ragazzi violenti per chiarire la circostanza; ma questi, anziché dare il buon esempio esortando i propri figli a chiedere scusa, istruendoli sui comportamenti civili da assumere nella società e di far capire loro cosa sia giusto fare e cosa sia sbagliato, hanno addirittura permesso che uno dei due bulli apostrofasse la mamma della vittima con un epiteto chiaramente fuori luogo oltre che ingiurioso, assecondandolo nel riprovevole comportamento.

La donna ha quindi denunciato i ragazzi alla locale stazione dei Carabinieri.

È possibile debellare il fenomeno del bullismo a Fasano? Ognuno con il suo ruolo è determinante.

L’amministrazione comunale potrebbe pensare di far indossare una divisa a tutti i ragazzi delle scuole medie, l’età più critica, dato che molti episodi di bullismo partono dalle differenze di abbigliamento, così che tutti si sentano invece uguali davanti ai professori e ai coetanei.

Gli insegnanti potrebbero richiamare i genitori dei ragazzi “difficili” perché si intervenga tempestivamente sul loro comportamento, più volte all’anno, senza mai demordere, senza arrendersi.

I genitori? Ogni volta che osserviamo i comportamenti di bambini e ragazzi possiamo conoscere quello che vivono nella loro famiglia. Se un bambino è capace di parlare in dialetto meglio dell’italiano, se si rivolge agli adulti offendendo con blasfemie ed epiteti oltraggiosi, se picchia i suoi coetanei, è facile dedurre in quale ambiente vivono, la violenza, i toni verbali, le cattive abitudini perpetrate in casa. Ci vorrebbe più di una scuola per certi genitori.

sabato 26 Maggio 2018

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Vittorio
Vittorio
5 anni fa

Condivido tutto tranne questo: “Se un bambino è capace di parlare in dialetto meglio dell’italiano…” . Perché la conoscenza del dialetto deve essere sinonimo di persona rozza / ignorante? Il dialetto è parte della nostra storia, della nostra cultura, e secondo me è grave il fatto che venga giudicato in maniera negativa. La maggior parte degli italiani la grammatica non la conosce e non è facile nemmeno per i professori. Esistono parecchie persone che non sanno parlare il dialetto e nemmeno con l' italiano se la cavano chissà quanto bene.
Ripeto tutto molto giusto ma questa frase per me è fuori luogo, almeno in questa forma..