Momenti di grande tensione si sono vissuti ieri pomeriggio al piano terra dell’ospedale “Umberto I” di Fasano. A causa dell’assenza dei due operatori in servizio pomeridiano al Cup (Centro Unico di Prenotazione), decine di utenti sono stati costretti a fare ritorno a casa senza aver pagato il ticket, con tutte le conseguenze del caso. Per questo motivo, oltre alle grida di proteste, alcuni cittadini hanno chiesto l’intervento dei carabinieri, i quali – secondo il racconto di chi era presente in ospedale – sono giunti sul posto. I militari dell’Arma hanno poi invitato i cittadini a recarsi in caserma per formalizzare eventualmente la denuncia, ipotizzando un’interruzione di pubblico servizio.
Chi si è recato ieri in struttura, sostenendo alcune visite mediche, recatisi al Cup per pagare il ticket si sono ritrovati di fronte gli uffici chiusi. Per questo motivo non hanno pagato il dovuto e questo significherà vedersi notificare nei prossimi giorni di un bollettino con l’importo da pagare, comprensivo di spese. Spese non dovute, perché il disservizio sarebbe stato messo in atto dalla struttura sanitaria e non dal cittadino. Per questo motivo, chi si è recato ieri al Cup ha deciso di recarsi in caserma carabinieri per sporgere denuncia.
Nel frattempo, i medici presenti in ospedale hanno cercato di risolvere il disservizio, aprendo gli uffici al pubblico con le operazioni affidate ad un paio di dipendenti della cooperativa “Sanità Service”, istruite ad hoc per fronteggiare queste situazioni. E così il tutto è tornato alla normalità. Ma questo disservizio quasi sicuramente tornerà a ripresentarsi (è già accaduto altre quattro volte): la politica locale più volte ha denunciato la mancata assunzione di dipendenti locali del Cup e gli operatori di Francavilla Fontana, Mesagne e da altre zone limitrofe sono costretti a fare decine e decine di chilometri, con tutti i disagi conseguenti.