Cronaca

Pezze di Greco dà l’ultimo saluto a Lorenzo Cardone

Madia Lucia Colucci
Lorenzo Cardone
Un fiume di gente per il 19enne deceduto lunedì in un incidente stradale
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Un funerale straziante quello di Lorenzo Cardone, ieri 23 agosto, presso la chiesa della Madonna del Carmine a Pezze di Greco. Una folla numerosa accorsa per l’ultimo saluto al giovane 19enne che ha perso la vita lunedì scorso in un tragico incidente nel centro di Fasano, quando la Fiat Panda che guidava, sfiorando un’altra auto, prima si è ribaltata e poi lo ha schiacciato.

Tra il fiume di gente che ha accompagnato il feretro bianco, trasportato dagli amici più cari, dalla chiesetta della Confraternita alla chiesa Maria SS.ma del Carmine, tanti i giovani presenti, suoi amici, colleghi, conoscenti, che hanno poi assistito al funerale increduli e disperati, perché è impensabile perdere la vita quando la vita è tutta davanti.

La messa è stata affidata al vice parroco della parrocchia don Gianni Grazioso che ha dedicato la sua omelia al giovane con parole paterne: «Ci sono momenti nella vita in cui è meglio tacere. Ci sono momenti nella vita in cui non ci sono parole. Penso alla famiglia di Lorenzo, penso agli amici, a quanti lo hanno conosciuto, a quanti in questo momento stanno condividendo questo dolore. Non ci sono parole. Non ci sono parole umane per consolare una famiglia, degli amici, dei parenti che vedono sparire così, dall’oggi al domani, un loro amico, un loro figlio. Non ci sono parole umane. L’unica consolazione è affidarsi alle parole di Dio.» Il prete ha poi continuato spiegando le motivazioni circa la scelta del Vangelo: «Ho scelto questo Vangelo per due motivi. Il primo: Gesù vive il nostro stesso dramma. La morte è un dramma, c’è poco da dire, soprattutto quando strappa persone così giovani come Lorenzo. Il secondo motivo è che il Vangelo non si chiude con il venerdì santo ma con la luce della resurrezione e, anche se oggi ci sembra impossibile che esista un oltre, Gesù ci dà questa certezza. Questo lo ha vissuto Gesù, lo crediamo per Lorenzo e lo speriamo per tutti noi. La morte non avrà l’ultima parola sulla nostra vita e neanche sulla vita di questo nostro giovane fratello.»

L’omelia è stata portata a termine con un messaggio: «Penso che oggi Lorenzo faccia a tutti noi una consegna, ma in particolare ai giovani, agli amici che lo hanno conosciuto e che sono qui così numerosi: la vita è un dono fragile e non abbiamo vite di scorta. Nemmeno una. Impegniamoci affinché tutte le nostre energie siano al servizio della vita nostra e dei fratelli.»

I parenti hanno preferito non ricevere le condoglianze e neanche gli amici si sono dilungati in messaggi o lettere d’arrivederci, ma lo hanno salutato nel modo che lui avrebbe sicuramente preferito, più di ogni altro. Al termine della cerimonia, infatti, accompagnato al di fuori della chiesa dagli applausi dei presenti, è stato accolto dalla sua musica preferita e da alcuni palloncini bianchi legati alle foto che lo ritraggono con gli amici più cari. Un saluto speciale ed originale, così come lo era lui.

Il suo ricordo, il ricordo del suo sorriso e della sua voce non abbandoneranno questa terra, resteranno radicati nei cuori di chi lo ha conosciuto e gli ha voluto bene. Così come quei palloncini bianchi che, lasciati volare in aria, si sono fermati sui rami degli alberi antistanti la chiesa, hanno preferito rimanere lì, non troppo lontani dai cuori della gente, così come resterà per sempre Lorenzo.

L’auspicio, adesso, è che la morte di Lorenzo Cardone non resti inascoltata: via Gravinella deve finalmente essere messa in sicurezza, perché, come gli stessi commercianti e residenti della strada affermano: «Ogni settimana assistiamo almeno ad un incidente».

giovedì 24 Agosto 2017

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Angela Indiveri
Angela Indiveri
6 anni fa

Infatti…quella strada la usano per le corse automobilistiche. Più che la strada…bisogna mettere un autovelox 24 su 24.