Cronaca

Sequestro di ricci nel fasanese

La Redazione
Ricci distrutti
In un esercizio sulla litoranea Savelletri-Torre Canne, il personale della Sezione Polizia Marittima e Difesa Costiera della Capitaneria di Porto di Brindisi ha individuato e sottoposto a sequestro circa 500 esemplari di riccio
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Nel corso del fine settimana il Comando della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Brindisi ha predisposto un mirato servizio di controllo finalizzato, principalmente, alla verifica del rispetto del periodo di fermo pesca del “riccio di mare”. Tale periodo di fermo è disposto con decreto ministeriale 12 gennaio 1995, che prevede un periodo di fermo, dal 1 maggio al 30 giugno di ogni anno, necessario ai fini della riproduzione della specie. I controlli sono stati implementati sia a terra che in mare su tutto il territorio di competenza del Compartimento marittimo.

Nel corso dei controlli svolti, nella giornata di domenica 11 giugno, presso gli esercizi di ristorazione lungo la litoranea da Savelletri a Torre Canne, il personale della Sezione Polizia Marittima e Difesa Costiera della Capitaneria di Porto di Brindisi ha individuato e sottoposto a sequestro circa 500 esemplari di riccio, già pronti per essere serviti a tavola ad ignari consumatori, ma privi di qualsiasi documento che ne attestasse la provenienza. Il titolare dell’esercizio è stato sanzionato in via amministrativa per la violazione del decreto ministeriale citato, con una sanzione prevista nell’importo massimo di 12.000 €.

Non potendo essere destinato al consumo umano, il prodotto ittico è stato distrutto.

Per qualsiasi segnalazione si ricorda che sono attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7 il numero di centralino della Sala Operativa 0831521022 e la casella di posta elettronica so.cpbrindisi@mit.gov.it mentre, per le sole emergenze in mare, il numero blu 1530.

lunedì 12 Giugno 2017

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