Quando si ha tra le mani un sigaro di prestigio, tutti i gesti da compiere assumono un valore rituale e simbolico. “Hermoso Especial” è l’inedita vitola selezionata per questa edizione limitata, prodotta totalmente a mano con foglie di tabacco accuratamente selezionate e invecchiate almeno 2 anni. Vediamo, con i suggerimenti di Vito Di Bari, cosa non può assolutamente farsi mancare chi voglia avvicinarsi con competenza a questo mondo affascinante.
A differenza della sigaretta che si caratterizza per la sua fumata veloce, rapida e quasi distratta, quello per il sigaro è un piacere per intenditori e, in quanto tale, richiede cura e attenzione. Il piacere di fumare un buon sigaro sta in gran parte nel rituale che lo precede. Un rituale preciso e antico a cui bisogna prepararsi con attenzione.
L’accessorio che desta maggiore curiosità è sicuramente il tagliasigari.
Prima di poter accendere e fumare un sigaro di alta qualità, è necessario aprire la punta. Il tagliasigari potrà essere a forbice o a ghigliottina. Quello a ghigliottina è certamente il metodo più diffuso, ed è anche quello più semplice: la lama permette infatti il taglio netto della testa del sigaro. Le forbici richiedono invece una maggiore attenzione, poiché tendono a schiacciare il sigaro.
Per i sigari di modularità caraibica sono utilissimi i bucasigari (o forasigari, o puncher). In tal caso avvitando uno strumento di piccolo diametro alla testa del sigaro si riesce a praticare un piccolo foro alla sua capa o foglia di rivestimento.
Come accendere il sigaro?
L’accensione del sigaro è un momento decisivo: non dovrà essere acceso né troppo velocemente né troppo lentamente, ma con regolarità, a piccole boccate. La maggiore praticità rende l’accendino la scelta più diffusa fra i fumatori di sigari. Ma con particolari accortezze: utilizzare solo quelli a gas butano, per via della sua mancanza di odore e non a benzina. Particolarmente adatti quelli di tipo jet-flame, potenti, precisi, e ovviamente ricaricabili. Per chi preferisca il fiammifero, soluzione più affascinante ma certamente meno pratica e più dispendiosa, sono sempre da preferire quelli abbastanza lunghi ed ovviamente di legno, non i cerini.
Altro immancabile must per il buon fumatore di sigari è il portasigari.
Per poter portare con sé un sigaro non è possibile prenderlo e semplicemente metterselo in tasca. Ciò in quanto esso è un prodotto artigianale che deve sempre restare in un ambiente umido. Per questo ogni fumatore lento deve dotarsi di un portasigari. Consigliati quelli in pelle rigida, perché se eccessivamente morbidi rischiano di danneggiare i sigari schiacciandoli.
Immancabile e di buona qualità deve essere poi l’humidor.
Per preservarne la fragranza infatti, i sigari devono assolutamente essere conservati in ambiente umido. L’humidor si può considerare la cassetta di sicurezza dei sigari. Un humidor è una scatola, solitamente di legno, che contiene sigari e li preserva dagli agenti atmosferici, in primis temperatura e umidità, che ne possono cambiare le caratteristiche organolettiche, tipo odore e sapore.
In queste scatole l’umidità è controllata grazie ad agenti umidificanti di diverso tipo e viene monitorata attraverso un igrometro. Per queste ragioni questa scatoletta deve essere il più possibile di buona qualità vista la sensibilità che i sigari hanno.
Il posacenere
Un buon sigaro dovrà avere il posto giusto per riposare e per essere appoggiato. Il posacenere per sigari è più grande del posacenere utilizzato per le sigarette , e presenta avvalli appositi dove posare il sigaro in caso di necessità. Quello ideale dovrà avere accanto un buon bicchiere di whisky o brandy.
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Con questo articolo non si intende sponsorizzare alcuna casa produttrice ed alcun marchio. Si ricorda inoltre che il fumo nuoce gravemente alla salute e che i minori non devono fumare.