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La luce oltre la siepe: novità scelte da Forel per la luce outdoor

Anna Mileti, Area Marketing Forel Srl
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Forel ha selezionato per te 5 brand che hanno rivoluzionato il settore della luce negli spazi esterni e che con i loro prodotti innovativi hanno reso il confine tra indoor e outdoor un concetto molto labile
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Quello che una lampada riesce a comunicare oggi, pochi anni fa era inimmaginabile. Merito della capacità dei designer di combinare i nuovi spunti progettuali che la tecnologia a LED offre e l’utilizzo sapiente di nuovi materiali, creando quella condizione per cui ogni prodotto presentato oggi rappresenta già una sfida per il futuro.

Forel ha selezionato per te 5 brand che hanno stupito e rivoluzionato il settore della luce negli spazi esterni e che con i loro prodotti innovativi hanno reso il confine tra indoor e outdoor un concetto molto labile e personale.

SIMES. Tre materiali per tre grandi collaborazioni hanno generato non solo tre linee di prodotto, ma una vera e propria reinterpretazione dell’outdoor lighting: Concrete di Marc Sadler, Wood di Matteo Thun, Aluminium di Klaus Begasse.

Il cemento è il materiale protagonista della linea Concrete che ridisegna la luce in forma scultorea con linee leggere, pure e primitive. La collezione Wood, veste la luce con il calore e l’eleganza che solo un materiale naturale e materico come il legno in Teak può donare. Aluminium esalta il gioco di pieni e vuoti luminosi in modo essenziale e rigoroso: geometrie minimali in grado di esprimere la massima ricercatezza progettuale ed integrazione architettonica, come i prodotti Kube o Twist.

DELTA LIGHT ha presentato a Euroluce 2017 il prodotto Stievie, lame di luce per creare disegni anche free-standing in giardino. La collezione Butler è invece opera del progettista Arik Levy, una sorprendente gamma di lampade per esterno, utilizzabili anche in interno, che esce dagli schemi tipici del design di Delta Light. Butler è la reinterpretazione romantica dell’archetipo della lampada, adatto sia per progetti residenziali che commerciali, come ristoranti e lounge bar, progettata per aggiornare qualsiasi patio o giardino.

VIBIA. June è una collezione di lampade da esterni adatta a giardini e terrazzi. Nella sua versione portatile, diventa ideale per far arrivare la luce là dove è necessario fissandola su una parete o un albero. Nella versione a sospensione, June può creare suggestive ghirlande luminose, con punti luce sferici o a forma di luna, può essere appoggiata su una parete, un albero o un’altra superficie verticale.

MARSET. Jaima è una collezione che prende il nome dalle tende usate dai Beduini in Africa del Nord, e che trasforma la luce nell’ombra di se stessa attraverso la trama del suo tessuto. Joan Gaspar ha progettato Jaima usando materiali flessibili e duttili di modo che la luce non sia mai uguale e si muova come e con il vento. La lampada è così bella che sembra realizzata per soggiorni e zone relax indoor.

FLOS. Il designer Piero Lissoni ha realizzato Camouflage, applique da parete dagli effetti mimetici: quando la luce è spenta scompare, quando è accesa vedi solo la luce. Real Matter, sempre di Lissoni, è un segnapasso innovativo per i suoi materiali reali (acciaio, rame e ottone trattati per esterni) diversamente dal classico alluminio. Land Lord è un “nano” paletto che scompare tra i fili d’erba di un prato verde: la sua testina tonda e basculante può direzionare la luce in modo discreto e variabile. Infine, non si può non citare Casting Concrete, una lampada in cemento con una superficie arrotondata e che rievoca le linee morbide della BORNE BÉTON del 1952 di Le Corbusier.

Il design e l’attenzione per i dettagli, quindi, si spingono oltre le pareti della casa, verso i giardini, i prati e i muri esterni dove la luce diventa un interessante elemento d’arredo.

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lunedì 15 Maggio 2017

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