Attualità

Rotary Club Fasano: “Odio di palma” e l’analfabetismo funzionale

Madia Lucia Colucci
“Odio di palma” - Rotary Club Fasano
Un incontro aperto sul tema della comunicazione attraverso i social network e i limiti di un canale di espressione frequentato con aggressività e rancore
scrivi un commento 2

Il Rotary Club di Fasano ha organizzato ieri, venerdì 28 settembre, presso la Sala di Rappresentanza del Comune di Fasano, un incontro pubblico dal titolo “Odio di palma” sul tema della comunicazione attraverso i social network e i limiti di un canale di espressione frequentato con aggressività e rancore.

Per approfondire l’argomento dell’analfabetismo funzionale, il club fasanese ha invitato Fabiano Amati, consigliere della Regione Puglia, e Dario De Leonardis, esperto di comunicazione e social media manager, con la moderazione del presidente del Rotary, Beniamino Attoma Pepe, il quale ha posto poche domande precise ai due ospiti, dalle quali sono scaturite diverse riflessioni, riuscendo così a toccare le sfumature più diverse del tema affrontato.

Beniamino ha rivolto la prima domanda circa questo tema a Dario De Leonardis: «Stiamo andando verso il medioevo (nella sua accezione più buia) o verso la fantascienza (nella sua accezione più ricca di incognite)?»

«È più semplice pensare ad uno scenario di regressione – ha risposto Dario – anche se c’è ancora una sacca di resistenza. Ci sono delle cellule di ribellione al pensiero unico. Quello che si sta prospettando è uno scenario di para fantascienza con il fenomeno del gentismo (una degenerazione del populismo), quindi una dittatura del rancore.»

«Questo fenomeno incide e in che misura sulle scelte amministrative e su un rischio di tenuta democratica?» ha poi domandato Beniamino a Fabiano Amati, vertendo più la domanda sulla politica.

«In realtà non c’è nulla di nuovo, è solo il mezzo che è cambiato. Manzoni scrive una pagina sulla peste o una sull’assalto ai forni, le quali sembrano descrivere pienamente ciò che accade oggi per quanto riguarda la xylella o i no vax, ad esempio.»

Beniamino ha poi riportato alcuni esempi di casi di espressioni di violenza: l’aggressione al presidente della repubblica, gli insulti alla concorrente di Miss Italia con una protesi alla gamba, le accuse alla giornalista Nadia Toffa; sottolineando come spesso, però, condividendo e mettendo in mostra l’odio altrui si finisce per generare altra violenza. Ha dunque chiesto «Come funziona questo meccanismo?» e Dario ha risposto che «Questo è legato all’analfabetizzazione informatica, un fenomeno partito molti anni fa. È il meccanismo della maschera che ti depersonalizza. Quello che succede su internet è anche un meccanismo politico: quando esprimi un pensiero violento, se ottieni approvazione, il fenomeno si amplifica.»

Nuovamente vertendo sull’ambito politico, Beniamino, rivolgendosi al consigliere della Regione Puglia, ha chiesto: «Secondo te non si va alla deriva? Sicuramente c’è una parte politica che ha giovato di questo fenomeno.»

«Non si può rispondere alla tecnologia avanzata con un comizio in piazza.» Ha prontamente risposto Amati, strenuo sostenitore delle nuove tecnologie. «A tecnologia bisogna rispondere con tecnologia.»

Ad entrambi poi è stato chiesto: «La democrazia in qualche modo può essere incisa in profondità da questo fenomeno?»

«Per quel che riguarda un aspetto analitico il rischio c’è ma non è grosso come può sembrare. – ha risposto Dario -Serve che la classe intellettuale riesca a scendere in campo e capisca che usare Facebook è fondamentale.»

E Fabiano, condividendo le parole dell’esperto, conclude: «Diventerà un problema di democrazia se c’è un gruppo di persone che si ritira nel privato. Non si porrà, invece, se le persone abbandoneranno lo snobismo nei confronti dei social.»

La domanda con cui il presidente del Rotary Club ha concluso quella che si potrebbe ritenere una vera e propria intervista, è la stessa che si pone chiunque rifletta su questo argomento: «La diffusione di Facebook risale ad appena 10 anni fa e questo è un dato spaventoso. Tra 5 o 10 anni che scenario si avrà?»

«Non ci sarà un declino dei social, anzi, forse ci sarà una maggiore integrazione, una trasformazione dei metodi.» Risponde con fermezza l’esperto di comunicazione e social media manager, aggiungendo che «Ci sarà una diversificazione dei linguaggi, stabilizzandosi su pochi social network, i quali diventeranno più facili da utilizzare.»

Fabiano, ancora una volta fiducioso in quelle che potranno essere le avanguardie nel campo della tecnologia, risponde: «Mi aspetto anche ulteriori innovazioni, cambi di scenari. Il mio è un discorso ottimista, a me piacciono le nuove tecnologie. Adesso c’è una sfasatura sui tempi: le tecnologie avanzano mentre la classe dirigente dovrebbe almeno provare a seguirle. Questo è l’unico problema che avverto. I danni da ritardo sono minori ora, ecco perché bisogna essere smart sui tempi.»

Ancora una volta, dunque, il Rotary Club di Fasano si è mostrato interessato e vicino ad una tematica attuale e molto dibattuta.

sabato 29 Settembre 2018

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti