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La nuova mappa Ue sposta la Xylella più a nord: inclusa anche Fasano

La Redazione
Xylella: ulivo abbattuto
La Regione Puglia chiede al governo italiano di esercitare il suo potere all'interno del comitato fitosanitario europeo che il prossimo 23 maggio sarà chiamato a decidere se allargare l'area colpita da Xylella
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Bruxelles vuole allargare l’area infetta dal batterio della Xylella a tutta la provincia di Taranto, parte di Brindisi (Fasano) e alla parte meridionale della provincia di Bari (Alberobello e Locorotondo comprese).

A valutare questa possibilità sarà il Comitato permanente fitosanitario che il prossimo 23 maggio a Bruxelles sarà chiamato a modificare la Decisione 789 del 2015.

Ma la Regione Puglia, alla luce delle pesanti ripercussione che tale decisione avrebbe sull’economia regionale, chiede al governo italiano di esercitare il suo potere all’interno del comitato fitosanitario europeo.

Nella copiosa documentazione inviata a Roma, l’ente regionale ritiene eccessiva la nuova misura precauzionale, ritenendo sufficiente l’azione di controllo esercitata fino a questo momento (il monitoraggio e contenimento di oltre 150 mila ettari nelle zone di cuscinetto).

Secondo la Regione, ad essere sacrificata sarebbe una nuova area della Puglia in cui non ci sono grandi numeri di piante infette” e dove “non è stato individuato alcun focolaio nell’area cuscinetto”, cioè Massafra, Crispiano, Statte, Fasano, Martina Franca, Locorotondo e Alberobello

Inoltre, allargare il perimetro dell’area considerata infetta, arrecherebbe un danno significativo a nuove larghe zone della Puglia.

Bisogna considerare, infatti, che nei territori infetti viene impedito l’abbattimento degli alberi attaccati dal batterio Xylella in quanto l’area viene considerata ormai irrimediabilmente compromessa.

Pertanto, in queste zone, verrebbe meno la necessità di esercitare l’azione di contrasto derivante dagli abbattimenti.

Il governatore Michele Emiliano e l’assessore all’agricoltura Leo di Gioia ritengono, invece, che si debba proseguire con gli abbattimenti selettivi, senza allargare l’area infetta.

L’attenzione è ora puntata sulla riunione del 23 maggio e sull’ispezione europea che sarà condotta in Puglia tra il 28 maggio e il primo giugno, sopralluogo che dovrebbe permettere agli emissari di Bruxelles, dice la Regione, di constatare che la Puglia sta applicando con solerzia tutte le norme per l’eradicazione delle piante e per il contenimento dell’infezione.

giovedì 17 Maggio 2018

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