Il consigliere comunale Del Movimento 5 Stelle Raffaele Trisciuzzi utilizza la sua pagina Facebook per avanzare dubbi sulla possibile costruzione di un impianto di Compostaggio industriale nel nostro territorio.
“Sotto accusa” la risposta dell’Amministrazione fasanese ad una delibera della Regione Puglia con la quale si chiede agli Enti Locali ricadenti nel territorio regionale di manifestare il proprio interesse all’individuazione di aree idonee alla localizzazione di impianti integrati anaerobici/aerobici destinati al recupero della frazione organica dei rifiuti urbani rivenienti dalle raccolte differenziate.
La procedura è volta ad individuare aree idonee alla costruzione di sistemi impiantistici integrati anaerobici e aerobici al fine di rafforzare la dotazione impiantistica presente sul territorio regionale, funzionale a garantire il recupero dei rifiuti urbani, provenienti dalla raccolta differenziata di materiale organico, convertendoli in compost o in combustibile (biometano) per la produzione di energia elettrica.
Il comune di Fasano, ad oggi, ha solo inviato l’intenzione di candidare al bando, come area potenzialmente idonea alla localizzazione di un impianto o di compostaggio oppure di un impianto destinato al trattamento e recupero del vetro, plastica, carta e cartone (l’amministrazione ha manifestato anche il suo interesse all’eventuale costruzione di uno di questi impianti), un terreno sito in in località C.da S.Angelo, nella zona Asi sud Fasano.
La Regione Puglia, valutate le caratteristiche del terreno, potrebbe decidere che non sia idoneo per la realizzazione di uno dei progetti oppure esprimere parere positivo per la possibile costruzione di uno dei 3 impianti.
I maggiori dubbi, chiaramente, riguardano l’eventuale costruzione di un impianto di compostaggio.
La struttura che dovrebbe sorgere Fasano (un progetto ad oggi del tutto ipotetico come già detto) è un impianto integrato di tipo anaerobico, vale a dire un impianto che sfrutta la decomposizione dei rifiuti organici per la produzione di energia elettrica e termica mediante digestione anaerobica.
La sostanza organica contenuta nei rifiuti urbani e negli scarti vegetali delle attività agricole, può essere degradata trasformata in fertilizzante in due modi: aerobico e anaerobico.
L’aerobico demolisce la sostanza organica in modo “naturale” in presenza d’aria e non produce gas combustibili.
Nel sistema anaerobico, invece, la degradazione della sostanza organica da parte di microrganismi avviene senza la presenza di ossigeno. La digestione anaerobica è suddivisibile in quattro stadi tramite i quali si arriva alla produzione di biogas. Il gas naturale prodotto andrà ad alimentare turbine che produrranno energia elettrica o calore.
I problemi che i due diversi sistemi potrebbero creare sono da una parte le emissioni maleodoranti (fonti di pericolo per la collettività), dall’altra eventuali ricadute ambientali e sanitarie sul territorio circostante.
Il consigliere pentastellato esprime il suo disaccordo non già sull’eventuale costruzione dell’impianto in se, ma sul mancato confronto dell’amministrazione con la cittadinanza e con i consiglieri comunali su un progetto di rilevante importanza per tutti i soggetti interessati.
La complessità dell’argomento e i profili altamente tecnici andrebbero approfonditi, valutati e spiegati da professionisti del settore, creando un “contraddittorio” tra diverse opinioni in merito alla questione, in modo da fornire un quadro più chiaro ed evitare di alimentare disinformazione.
Tuttavia, l’attuale stato embrionale della procedura offre il tempo all’amministazione fasanese di fornire informazioni precise sulle decisioni adottate dalla giunta comunale e la possibilità di indire, in tempi brevi, una conferenza stampa sul tema.