Ieri, lunedì 19 marzo, sotto un cielo plumbeo Fasano ha commemorato il sacrificio di Franco Zizzi, vicebrigadiere di polizia appena trentenne, caduto insieme ad altri quattro agenti della scorta dell’On. Aldo Moro, nell’attentato terroristico del 16 marzo 1978 in via Fani a Roma.
La solenne commemorazione con cui le massime autorità fasanesi rendono omaggio al sacrificio dei cinque uomini della scorta, fu inaugurata nel 1991 dal Sindaco dell’epoca Sante Nardelli e si rinnova ogni anno con grande e sentita partecipazione.
Anche ieri pomeriggio, nonostante la pioggia, il corteo con a capo il Gonfalone comunale, le autorità civili e militari e i familiari è partito da piazza Ciaia alla volta del cimitero di Fasano, dove riposano le spoglie del nostro concittadino.
Qui, per iniziativa della Questura di Brindisi, si è tenuta una celebrazione religiosa in ricordo di tutte le vittime di via Fani e a seguire la deposizione della corona dinanzi alla tomba del vicebrigadiere fasanese.
Particolarmente toccante l’omaggio reso dagli studenti delle scuole secondarie di 1° e 2° grado della città, che hanno ricordato il dolore dell’intera nazione attraverso la lettura di piccoli stralci di articoli pubblicati all’indomani di quella strage che giungeva al culmine dei cosiddetti “anni di piombo” e che ha segnato uno spartiacque nella storia repubblicana.
L’amministrazione comunale ha voluto coinvolgere i giovani alunni affinché il sacrificio di Francesco Zizzi e di tutti i servitori dello Stato morti negli attentati, sia di monito e di guida al rispetto per la civile convivenza e per la democrazia, così come sancite dalla Costituzione italiana che, proprio quest’anno, compie i 70 anni dalla sua entrata in vigore.