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Caso “Spelacchio” a Fasano: cosa sono quei rami spogli in piazza?

Mariagrazia Semeraro
Ginkgo biloba in piazza Ciaia
Forse, se lo scopo è ornamentale, se gli sforzi dell'Amministrazione si concentrano sulla destagionalizzazione, sarebbe meglio preferire piante sempreverdi e mediterranee
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A Fasano abbiamo un caso “Spelacchio”? Come l’abete in piazza Venezia a Roma molto discusso a Natale scorso, in questi giorni chiunque passi dalla piazza si pone la stessa domanda: “Ma cosa sono quegli alberi smorti?”

I rami rinsecchiti spuntati nei giorni scorsi nei grossi vasi in marmo naturale sono delle piante di Ginkgo biloba. Si tratta di una pianta originaria della Cina, oggi diffusa un po’ ovunque come pianta ornamentale nei parchi e nei viali cittadini.

Cosa ce ne facciamo di una pianta cinese che perde le foglie da novembre e si rinverdisce a fine marzo? Ma soprattutto, perché utilizzare una pianta caducifoglia e non una pianta sempreverde? Secondo Erasmo D’Ambrosio, vivaista e progettista di giardini, è una scelta di molte amministrazioni comunali: «Al contrario di quanto si possa pensare, una pianta caducifoglia ha bisogno di meno cure e meno manutenzione rispetto alle piante sempreverdi. Ad esempio, non avendo chiome nei periodi freddi, non si corre il rischio di sradicamenti e di rami che si staccano per il forte vento. Il Ginkgo biloba è indicato nelle città perché molto resistente al caldo, al freddo e allo smog ma sfiorisce a novembre».

Quel che è certo, è che si tratta di una pianta dagli innumerevoli effetti benefici nei confronti di cuore, vasi e sistema nervoso; è utile anche nel contrastare la fragilità capillare e in caso di emorroidi.

I principi attivi si trovano nelle foglie: in primavera scenderemo tutti in piazza a raccogliere le prime foglie di questa preziosa pianta medicinale?

Forse, se lo scopo è ornamentale, se gli sforzi dell’Amministrazione si concentrano sulla destagionalizzazione dell’offerta turistica e sull’attribuzione di una nuova veste alla città, sarebbe più coerente utilizzare piante mediterranee, «oleandri, carrubi e piante da olivo si possono coltivare in vaso e si può contenere anche la crescita» come consiglia Erasmo D’Ambrosio.

Con le piante sempreverdi sarebbe necessaria qualche cura in più, ma sarebbe certo l’abbellimento della piazza tutto l’anno, l’accoglienza di turisti e visitatori nella città, le luminarie intorno agli alberi anche a Natale. Come si potranno decorare i rami smorti e sottili del Ginkgo biloba?

martedì 27 Febbraio 2018

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Abele Lomascolo
Abele Lomascolo
6 anni fa

Trovo giuste le osservazioni fatte, voglio aggiungere una cosa sulle piante spogliante ( vanno bene vicino alle abitazioni del centro nord perché d'estate fanno ombra e d'inverno lasciano passare il sole!