Attualità

Mancato avvio carta d’identità elettronica, la Prefettura scrive al sindaco Zaccaria

Vincenzo Lagalante
La carta d'identità elettronica
Due anni fa l'introduzione di questa novità, ma il nostro Comune tarda nell'emettere il documento sotto forma elettronica
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Il Comune di Fasano non è ancora in grado di fornire la carta d’identità elettronica e questo ritardo ha costretto la Prefettura di Brindisi a scrivere al sindaco Francesco Zaccaria, invitandolo ad accelerare i tempi affinché anche l’ufficio Anagrafe del nostro Comune possa introdurre questa novità ormai “vecchia” di due anni.

Nella missiva, la Prefettura (scrivendo anche al segretario comunale e al dirigente del settore) ricorda che il Comune di Fasano “a suo tempo è stato dotato di una idonea infrastruttura costituita da postazioni di lavoro informatiche per il rilascio della nuova carta ed è stato altresì previsto un corso di formazione per alcuni operatori comunali, che si è svolto presso la Prefettura di Lecce il 10 maggio scorso, per consentgire una adeguata conoscenza del procedimento di rilascio della Carta d’Identità Elettronica, nonché una facile gestione delle postazioni di lavoro”.

Il 2 ottobre scorso, presso la Prefettura di Brindisi è prevenuta una nota, a firma del dirigente del Settore Servizi, nella quale è stato evidenziato che il termine previsto per l’avvio del servizio di rilascio del documento in questione non avrebbe potuto essere rispettare per difficoltà riconducibili alla carente situazione del personale assegnato al Servizio Demografico.

La Prefettura, quindi, nel rilevare che la materia rientra nelle competenze del sindaco, segnala “l’esigenza di un approfondimento in ordine alle questioni sollevate, al fine di individuare – ove occorra – adeguati correttivi ed efficaci misure organizzative volte a creare le condizioni per l’avvio del servizio, onde corrispondere con maggiore efficienza alle esigenze dei cittadini e, nel contempo, non vanificare l’impegno profuso sul piano normativo e organizzativo dalle Amministrazioni centrali per conseguire maggiori lvelli di sicurezza del sistema di emissione del documento di identità elettronico”.

sabato 14 Ottobre 2017

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Tesla
Tesla
6 anni fa

Sindaco,
il tempo non cura le cose, almeno non tutte. Per esempio non cura le cose rotte, non cura le mancanze, non cura l’incompetenza. Bensì, le accentua.

Personalmente sono sempre più costernato dalla perpetua mancanza di competenza del personale e delle Istituzioni in essere, che causano a me e ai colleghi cittadini (ed elettori) non pochi disagi e tribolazioni.

Senza entrare troppo nei dettagli delle cose fatte e delle cose dimenticate, vorrei prendere ad esempio proprio questo caso della carta d’identità elettronica e provare a spiegare e giustificare quanto appena detto.

Sono passato personalmente in Comune lo scorso mercoledì per chiedere informazioni in merito al rilascio della carta d’identità elettronica, e l’addetto allo sportello mi ha detto senza pensarci un attimo [1/5]

Tesla
Tesla
6 anni fa

“abbiamo tutto, abbiamo le attrezzature ma non le sappiamo usare” e vedendo la mia faccia, prima che potessi replicare, ha goffamente tentato d’inzuccherare l’amara rivelazione con un “ma comunque stiamo aspettando il collegamento dal Ministero”, con la faccia di chi è “nel torto” e lo sa. Prima di fare un passo oltre, mi piace fare per un attimo un passo indietro. Durante il mese di luglio vicino al suddetto sportello, era affisso un foglio che informava i cittadini che i suddetti addetti sarebbero stati assenti un paio di giorni per “un corso di aggiornamento” al fine di apprendere il necessario circa la procedura e i passi operativi, proprio per il rilascio della carta d’identità nel nuovo formato.

[2/5]

Tesla
Tesla
6 anni fa

Poiché nessuno è fesso (da leggere ed intendere a piacimento), come la saggezza popolare insegna “le bugie hanno le gambe corte” e “la verità sta nel mezzo”. E così come per questa vicenda, son tutte le altre cose.

Non voglio sparare a zero, sarebbe pleonastico e non costruttivo, sarebbe tanto semplice quanto superbo. Le mie parole vogliono piuttosto essere un invito alla riflessione, un invito alla pianificazione e a smettere di vivere alla giornata (!).

[3/5]

Tesla
Tesla
6 anni fa

Bisogna fare quello che c’è da fare, bisogna imparare a risolvere i VERI problemi e smettere di “mettere sempre le pezze”, perché le pezze sono per loro natura temporanee, e presto servirà una nuova pezza alla pezza precedente. Perché è questo il metro d’intenti che si adopera in Fasano, risolvere temporaneamente le cose per ingraziarsi qualcuno, non perché c’è un bene comune da preservare, non perché le cose vanno fatte, non perché c’è la comunità.

Siamo in grazia di Dio, tra le colline e il mare, tra il sole e il vento. Godiamo di un bel momento turistico e mediatico, ma siamo di un superficiale vergognoso.

[4/5]

Tesla
Tesla
6 anni fa

Per favore quindi, impariamo a risolvere i VERI problemi: se il problema è la competenza o formiamo o mandiamo a casa un po’ di persone, se il problema sono i fondi impariamo sin dagli albori elettorali ad essere trasparenti, a spiegare ai cittadini quali sono i problemi e quali sono le risorse. Magari qualcuno ha la soluzione… è facile? No, proprio per niente. Ma almeno proviamoci, proviamo ad avere un obiettivo, un piano preciso, una chiarezza di intenti.

Svegliamoci, perdinci! Per la carta d’identità, per i semafori, per le strade, per le trivelle….. e per tutto il resto.

[5/5]