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Conenna: «Siccità preoccupante sulle nostre zone»

La Redazione
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L'esperto meteo: «Situazione critica su 2/3 d'Italia e, quindi, anche in Puglia: serve la pioggia, ma il futuro non è così roseo»
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«Dopo una delle estati più calde degli ultimi anni (la terza negli ultimi 80 anni), molti speravano (soprattutto gli agricoltori) in un autunno “normale”, un autunno che avrebbe rimesso in sesto la pesante anomalia negativa che si registra sull’Europa, in modo particolare quella meridionale, da ormai diversi mesi. Ma non è stato così. Certo, un cambiamento fisiologico (come giusto che sia) c’è stato, ma non basta. Mancano le vere piogge, mancano le perturbazioni, le nebbie. Insomma manca l’autunno vero! Molti diranno: è piovuto un po’. Si, ma non basta! Per colmare il pesante deficit pluviometrico ci vorrebbero le vere piogge, quelle omogenee, quelle derivate dalle perturbazioni atlantiche che stazionano sul Mediterraneo per diversi giorni».

Queste le parole di Michele Conenna, esperto di meteorologia e metereologo di Telenorba, che continua così:

«Negli anni passati, chi scrutava il cielo e le carte, dagli appassionati agli esperti del settore, era quasi certo di vedere, tra settembre e novembre uno schema noto e risaputo. Un susseguirsi di perturbazioni che dalla porta atlantica sfociavano sul Mediterraneo: se ne contavano decine, adesso non più. Chi era abituato a ciò si dovrà ricredere e dovrà cambiare pensiero in base ai dati in possesso e di fronte alla realtà? Questo lo scopriremo nei prossimi anni! Adesso è troppo presto per gridare ad uno stravolgimento climatico, anche se siamo sulla buona strada. Si sente il bisogno di avere giornate uggiose, piovose, ma non perché “fa autunno”, ma perché la terra, la natura hanno bisogno di sopravvivere. Negli ultimi anni piove “male”. Quante volte abbiamo letto sui giornali o sentito in tv di alluvioni lampo, nubifragi qua e là. Ed è proprio così. Il trend dell’ultimo periodo è proprio questo: i fenomeni si sono ridotti, ma hanno assunto più potenza. Basti pensare che negli ultimi 5-6 anni la Puglia conta più di 3-4 alluvioni (Ginosa Marina, Ottobre 2013, Gargano, Settembre 2016, Ostuni Settembre 2017 e così via) e disastrose grandinate (Fasano, Ottobre 2014).

Ma allora, è giusto a parlare di siccità? Dopotutto molte regioni, se andiamo a guardare gli accumuli di pioggia mensili, hanno avuto precipitazioni superiori alla norma (un esempio su tutti, alcune zone delle due Isole Maggiori e varie altre che negli ultimi anni grazie alle depressioni africane fanno accumuli record). Tornando alla domanda, purtroppo si, dobbiamo necessariamente parlare di siccità perché vista la penuria precedente non bastano soltanto alcune fasi di maltempo per sanare la situazione. C’è la necessità di altri cambiamenti, sostanziali e importanti, ma al momento non se ne vedono. E questo è un grosso problema soprattutto per il futuro, sempre che non ci sia una mutazione radicale delle condizioni atmosferiche su vasta scala. Ma i dubbi sono sempre più vasti. Per adesso accontentiamoci di qualche peggioramento discount in attesa che le vere piogge si propongano per Novembre».

mercoledì 18 Ottobre 2017

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Giuseppe Calasso
Giuseppe Calasso
6 anni fa

Finalmente si guarda in faccia la realtà, sarà sempre peggio dovremo abituarci a questo trend e prendere le dovute precauzioni, sarebbe opportuno cercare di raccoglire l'acqua di quelle poche piogge che il cielo ci manda e non sprecarla inutilmente, bisogna iniziare dalle scuole primarie ad insegnare alle nuove generazioni il comportamento da prendere in futuro, Buon pomeriggio.