L’Unione per la Difesa dei Consumatori, nella persona della dottoressa Laura Rubino, ha inviato mercoledì (14 giugno), una nota rivolta al sindaco Francesco Zaccaria e all’assessore all’Agricoltura Gianluca Cisternino, in cui si lamenta un non adeguato rispetto delle modalità e degli obblighi riguardanti la Xylella Fastidiosa previsti dalla Delibera di Giunta Regionale n. 1999 del 13-12-2016, resi noti con l’avviso pubblico fatto affiggere dall’Amministrazione Comunale nell’aprile 2017.
«Nel territorio comunale – si legge nella nota – almeno l’80% dei proprietari terrieri ha eseguito gli obblighi che sono stati imposti dalla vostra comunicazione, quale adempimento obbligatorio della già citata delibera regionale.
I nostri assistiti lamentano, avendo piena coscienza del problema e comprendendo la serietà della situazione, che dette prescrizioni, in quanto necessarie, devono essere adottate da tutti i proprietari terrieri/conduttori, perché il problema, se non correttamente gestito, ricadrebbe su tutti i possessori di terreni e, soprattutto, su una economia consolidata in decenni di storia.
Ad oggi, però, riscontrano che:
- 1.Mancano i controlli annunciati dal 01-05-2017 al 15-05-2017 (nelle campagne non si è visto nessuno);
- 2. manca una attività di pulizia di tutti i cigli stradali statali, provinciali, comunali, ecc.;
- 3. manca una pulizia di tutti i fossi, canali di scolo, canaloni, ecc.;
- 4. manca una pulizia di tutte le aree e terreni pubblici (vedi aree verdi delle scuole, ecc. ecc.).
Posto che, credo, l’insetto vettore del batterio (la ormai purtroppo famosa “sputacchina”) non faccia distinzione tra vegetazione privata e pubblica, sarebbe necessario effettuare la pulizia di tutte quelle aree pubbliche che ben si prestano a diventare habitat per la crescita, la sopravvivenza e la diffusione dello stesso.
Auspichiamo che tali operazioni di bonifica vengano effettuate, anche per confortare il comparto olivicolo della presa di coscienza della serietà della situazione; tale problematica non è assolutamente da sottovalutare, perché, se è vero come è vero che la zona cuscinetto è già nel territorio di Fasano, se non attuiamo tutte le precauzioni necessarie, anche il nostro territorio potrebbe avere qualche brutta sorpresa».
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