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L’hotel Eden installa paletti: per i residenti bisogna «rimuoverli con la massima urgenza»

La Redazione
Installazione paletti Hotel Eden
Presentato un esposto al sindaco Zaccaria contro l'autorizzazione del Comando di Polizia Locale ad installare paletti in ferro in via Medaglia d'oro Vincenzo Potenza a Torre Canne
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Un gruppo di residenti stagionali in Torre Canne ha presentato al Sindaco Francesco Zaccaria una petizione contro l’autorizzazione rilasciata dal Comando di Polizia Locale al gestore dell’Hotel Eden per l’apposizione di paletti delimitanti un percorso pedonale in via Medaglia D’oro Vincenzo Potenza, lungo il lato dell’hotel.

«L’autorizzazione, non di tipo stagionale ma valida fino al 31 maggio 2022, – si legge nella nota – reca la seguente motivazione: considerato che la strada su cui affaccia è priva di marciapiede e tenuto conto del flusso dei fruitori dell’albergo per raggiungere la spiaggia».

Tuttavia, tale provvedimento, scrivono i residenti, «costituisce vera e propria opera edilizia, da assentire nei modi di rito previo parere del Comando di Polizia Municipale per la viabilità. L’intervento diretto, della Polizia municipale, con addetti del Comune, è invece riservato all’apposizione di transenne e dissuasori per delimitare aree e percorsi in situazioni temporanee, quali manifestazioni pubbliche, fiere, mercati ecc.

Appare perciò strana – continua la nota – l’autorizzazione rilasciata direttamente dalla detta Direzione di Polizia Locale, fatte salve eventuali deleghe speciali che codesto Comune le abbia attribuito e la cui regolarità procedurale andrebbe comunque accertata.
La suddetta strada è sempre stata priva di marciapiede come la maggior parte delle strade di Torre Canne, senza che questo abbia mai causato situazioni di grave disagio e di pericolo a chi frequenta abitualmente quei luoghi e vi dimora in estate. Né alcuno dell’amministrazione comunale o della predetta Direzione si era mai posto tale problema in tutta Torre Canne, prima che ci pensasse la nuova gestione dell’albergo prontamente esaudita nella ingiustificata richiesta.

Il corpo in ampliamento dell’albergo – sottolineano poi – fu realizzato fuori dall’allineamento originario, soffocando con la sua presenza la stretta strada e non lasciando neanche il marciapiede quale opera minima di sistemazione esterna. Il tutto al di là di ogni logica urbanistica -e forse anche regolamentare- per l’insediamento di una struttura alberghiera di tale dimensione in un contesto urbano già congestionato e privo di adeguate aree di parcheggio.

La mancanza di aree di parcheggio rende intollerabile per i residenti della zona la privazione –e privatizzazione di fatto!– anche di quella pur modesta disponibilità. Tanto più che l’apposizione dei detti paletti oltre a impedire il parcheggio su quel lato della strada rende anche difficoltoso l’accesso con le auto nei cortili private di due abitazioni antistanti. Tale difficoltà di parcheggio “invita” anche i più indisciplinati a parcheggiare a ridosso della svolta da via Brindisi, con maggiori problemi alla già difficile circolazione veicolare.

Il nuovo gestore dell’albergo avrebbe dovuto realizzare il percorso in sicurezza per i suoi ospiti nello spazio compreso fra il muro di cinta e la facciata dell’albergo, là dove la logica urbanistica -e regolamentare- avrebbe dovuto prevedere il marciapiede al servizio di tutti i pedoni. Ed invece, con l’avallo della Direzione di Polizia Locale, adesso si è appropriato anche della strada pubblica, dopo aver occupato “l’aria” con l’ingombrante presenza dell’albergo in un sito inidoneo a tale localizzazione.

Tale ultimo atto conferma la protervia della nuova gestione dell’albergo e la mancanza di rispetto e senso civico nei riguardi del vicinato, già messo a dura prova sin dall’anno scorso da emissioni sonore in ore notturne, al di là dei limiti della decenza e delle norme regolamentari. Accentuato ancor più dal parcheggio in strada di tutte le auto dei propri dipendenti e finanche di un pullman, posto lì a soffocare con la sua ingombrante presenza un’abitazione in via Brindisi.

Riguardo ai parcheggi sembra utile ed opportuno che l’organo competente di codesto Comune effettui una verifica della dotazione di aree a parcheggio dell’albergo in conformità degli standard che ne prescrivono la superficie minima in rapporto al volume. E, qualora sufficienti, se dette aree vengano effettivamente all’uopo utilizzate o si preferisca beneficiare degli spazi pubblici per far parcheggiare i propri numerosi dipendenti.

I sottoscritti – si legge in conclusione – invitano a revocare con la massima urgenza la suddetta impropria autorizzazione, ripristinando le preesistenti condizioni di viabilità e di parcheggio in via Medaglia D’Oro Vincenzo Potenza.

I sottoscritti auspicano, altresì, che la Direzione di Polizia Locale provveda anche, con altrettanta solerzia, ad una maggiore vigilanza sull’impatto acustico causato dalle apparecchiature sonore dall’albergo e dalla sua pertinenza in allestimento sulla pur fatiscente struttura (ex Lido Pipoli) ricadete in area demaniale. Struttura fino a pochi giorni fa dichiarata a rischio di crollo, mentre ora sembra in allestimento per essere utilizzata.

Con l’occasione i sottoscritti auspicano anche la realizzazione di un capiente parcheggio in questa zona di Torre Canne a disposizione dei bagnanti pendolari che qui si riversano, essendo questo l’unico accesso veicolare al mare fino all’ex Capinera. Afflusso giornaliero e sosta selvaggia che determina enorme disagio ai residenti. »

venerdì 16 Giugno 2017

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Antonio Melpignano
Antonio Melpignano
6 anni fa

Ritengo che l'esposto presentato sia legittimo, mi aspetto che il Sindaco di Fasano intervenga nel merito ripristinando ruoli e competenze nell'ambito Comunale, riportando la vicenda sui giusti binari della legalità.

Paolo lo storto
Paolo lo storto
6 anni fa

In una borgata dove il problema principale è la presenza di immondizia ovunque, lo stato d'abbandono e degrado della spiaggia dove si parcheggia sul bagno asciuga, la mancanza di luce nelle stradine con lampioni spendi da 2 o 3 anni, il problema qual'è? Paletti impiantati a norma di legge per l'incolumità delle persone. E questo perché? Persone abituate a mettere lo stendino per occupare una strada pubblica oggi non potranno più farlo. La sicurezza a discapito di 5 o 6 posti auto di una strada pubblica e non privata, non viene tollerata. Bel segno di civiltà

Antonio Melpignano
Antonio Melpignano
6 anni fa

L'esposto nel suo contenuto è perfettamente condivisibile.
Trattasi di atti di prepotenza nei confronti dei diritti altrui.
L'intervento da parte del Sindaco in casi come questi è d'obbligo al fine di ristabilire ruoli e competenze in ambito comunale, per un ritorno immediato sui binari della legalità.
La costruzione di barriere architettoniche cementificate, non sono cosa provvisoria e necessitano di parere dell'ufficio tecnico e relativo rilascio di autorizzazioni comunali che non competono al Comandante dei vigili urbani, preposti ad altri compiti.

eustacchio loperfido
eustacchio loperfido
6 anni fa

le uniche cose illegali in via medaglia d'oro potenza erano proprio le auto parcheggiate a meno di un metro dal muro che impedivano il transito dei pedoni (infrazione punita dal codice). In via Potenza NON SI PUO' PARCHEGGIARE.
Fasano è proprio la repubblica delle banane. In realtà ognuno vuole i fatti suoi per non dire di peggio. In questo caso siccome alcuni residenti non possono più sostare sotto casa si sono inventati questo esposto assurdo. Devono solo lasciare l'auto un po' più lontano e muovere il culo (che fa bene). Volevo ricordare ai signori firmatari che l'ente proprietario delle strade è il comune di Fasano che dispone di esse come meglio vuole. Non esiste il diritto a parcheggiare sotto casa. Non esiste l'accesso veicolare al mare…..

eustacchio loperfido
eustacchio loperfido
6 anni fa

si aggiunga anche il target della gente che prende casa a torre canne: famiglie composte da 5 e più elementi che occupano “sottovuoto” immobili spesso fatiscenti, umidi, pieni di salsedine e poche finestre (pagando un affitto caro e, ovviamente, in nero). Famiglie che mettono sedie e stendini sulla pubblica via per garantire il posto auto sotto casa, che accendono la brace fuori per arrostire polpi e seppie. Questo è sempre stato il target della popolazione estiva di Torre Canne. Gli amministratori potranno riqualificare il paese all'inverosimile. Non cambierà nulla.