Si è svolto ieri, in data 28 aprile, nella Sala di Rappresentanza del Comune d Fasano, l’incontro relativo alla presenza del gas radon negli edifici pubblici e all’importanza della Legge Regionale n. 30 approvata il 3 novembre 2017 per la tutela della salute pubblica. È stato presieduto dal rappresentante di “Fenimprese Brindisi” Graziano Tanese, dal consigliere regionale Fabiano Amati e dal professore di fisica applicata all’univeristà di Bari Fulvio Fucilli.
Il radon è un gas naturalmente radioattivo che si piazza al secondo posto nella lista delle cause scatenanti dei carcinomi polmonari, successivo solo alle sigarette. A renderlo ancora più pericoloso è il modo in cui si presenta in natura: infatti, essendo inodore ed incolore, non è possibile rilevarne la presenza, se non con appositi macchinari.
La Legge n. 30 si occupa della monitorazione del gas negli ambienti pubblici ad opera di società collegate all’ “Arpa”, agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, delegata alle misurazioni dell’inquinamento dei luoghi di lavoro e non solo. Nel caso in cui queste dovessero superare i parametri prestabiliti dalla norma denuncia lo stato dei fatti al comune di pertinenza che prende i provvedimenti necessari alla risoluzione del problema. La L. n.30 è un tipo di legge presente solo in altre poche regioni, come il Veneto, e la cui competenza è a metà tra Stato e Regione.
Si è discusso anche dei tempi che caratterizzano queste misurazioni e delle spese che sono costretti a sostenere gli imprenditori, la qual cosa ha suscitato non poca indignazione nella platea del pubblico composto sia da esperti nel campo della sicurezza che da professionisti nel campo dell’edilizia.
“Nella società del rischio bisogna adoperarsi per ridurne i fattori” ha chiosato Amati riguardo i meticolosi controlli e interventi che dovrebbero essere non solo apprezzati, ma anche supportati dai cittadini che, in questo momento, si vedono scettici e spaesati per l’assenza, momentanea, di linee guida relative al provvedimento regionale.
L’incontro è stato caratterizzato anche da dibattiti, considerazioni e domande del pubblico che ha ricevuto, in maniera impeccabile, le tanto agognate risposte sia da un punto di vista storico-legislativo dal consigliere Amati, sia da un punto di vista più tecnico dal professor Fucilli.
L’argomento, anche se di difficile comprensione, è stato ampiamente apprezzato anche dai giovani e, se lo scopo è quello di ridurre le morti bianche e salvaguardare i cittadini, ben vengano le tanto infamate spese!
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