Attualità

Ottima esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro per il “Salvemini”

La Redazione
Progetto di Alternanza Scuola-Lavoro dell'Istituto "Salvemini" di Fasano
Gli studenti sono impegnati nelle aziende di Fasano che operano nel settore della comunicazione, dell'editoria, della stampa, della grafica, della fotografia e della serigrafia
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C’è chi sta imparando a fotografare, chi a piegare e rilegare, chi a impaginare un libro, altri a trasformare ogni tipo di stampato in oggetti, altri ancora a stampare in quadricromia o a realizzare delle t-shirt promozionali. Qualcuno assiste allo sviluppo di progetti grafici, elabora immagini digitali e tanto altro ancora.

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I ragazzi dell’indirizzo Grafica e Comunicazione dell’ITET “Salvemini” di Fasano sono inseriti già da qualche settimana nei contesti lavorativi più vari delle aziende del territorio che operano nel settore specifico della comunicazione, dell’editoria, della stampa, della grafica, della fotografia e della serigrafia.

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Si tratta della prima esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro per molte delle aziende coinvolte, ma l’entusiasmo generato tra i ragazzi sicuramente induce a credere che l’esperienza sia stata più che positiva, oltre ogni aspettativa.

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I tutor aziendali di Grafiche Ventrella, Eurograf, Bellidea, Digipoint, Schena Editore, Smau Center, Click Foto, V.G Architetti, dell’Ufficio stampa Comune di Fasano e del Laboratorio Urbano, stanno operando in perfetta sinergia con l’azione formativa della scuola, portando a giusta realizzazione un percorso didattico completamente innovativo, favorendo la comunicazione intergenerazionale e ponendo le basi per uno scambio di esperienze e crescita reciproca.

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L'esperienza formativa, ancora in corso con altri alunni fino a fine maggio, unisce al sapere il saper fare e consente di orientare nel mondo del lavoro le aspirazioni degli studenti, aprendo la didattica e l’apprendimento al mondo esterno. La crescita e la formazione di nuove competenze, infatti, rende gli studenti protagonisti consapevoli delle scelte per il proprio futuro, limitando una eventuale disoccupazione e il disallineamento tra domanda e offerta nel mercato del lavoro.

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Si tratta sicuramente di una buona prassi didattica e culturale che ha messo insieme le specificità di un tessuto produttivo con il contesto socio-culturale del territorio.

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sabato 25 Marzo 2017

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