Una manifestazione organizzata da un comitato spontaneo nato sui social, presieduto da Enzo Scarafile e composto dai cittadini che si oppongono alla chiusura dell'ospedale e che lottano contro una politica che non vuole ascoltare i bisogni e la voce di 40mila abitanti.
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Questo è in breve il senso della dimostrazione in piazza Ciaia a Fasano questa mattina 4 marzo, cominciata con toni pacati, con una partecipazione più attiva rispetto ad altri raduni passati, e avvenuta in concomitanza con una manifestazione a Ostuni, che condivide lo stesso destino del nosocomio fasanese, dove un corteo ancora più copioso si è riversato per le vie della città. Vari cittadini si sono avvicendati al megafono, come Angelo Sante Trisciuzzi, che è stato in passato anche fondatore del comitato per la difesa ospedale.
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«Il piano ospedaliero regionale è stato fatto coi piedi. – ha spiegato alla folla – Abbiamo bisogno di politici capaci di risolvere i problemi della città, mentre gli ultimi letti dell'ospedale sono stati portati via nel silenzio, perchè non vogliono che si sappia, non vogliono che se ne parli. La chiusura di un ospedale in un Comune di 40mila abitanti è una pazzia voluta da pochi a discapito di molti».
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A sostegno del comitato spontaneo, rappresentanti di partiti politici diversi, "perché la salute appartiene a tutti", come ha affermato il consigliere Raffaele Trisciuzzi nel suo intervento. Presenti anche il Comitato Ospedale Salute e Ambiente e il Partito Comunista.
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I toni si sono inaspriti data la presenza in piazza di esponenti della Giunta comunale, del sindaco e del consigliere regionale Fabiano Amati, poco distanti dalla manifestazione.
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Alcuni manifestanti inalberati si sono avvicinati al consigliere Amati chiedendo "una risoluzione non giustificazioni" mentre altri gli intimavano di tacere perché "devi rispondere alla Regione e poi venire in piazza".
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nAlle 11, si sarebbe dovuta svolgere la conferenza stampa di presentazione del progetto "StuPendo" che prevede un bonus per gli studenti universitari pendolari, ma sulle note di "Fratelli d'Italia" i manifestanti hanno occupato l'androne e le scale di Palazzo di Città e hanno assalito verbalmente il sindaco e i consiglieri di maggioranza che stavano raggiungendo la Sala di Rappresentanza, chiedendo spiegazioni sull'inerzia dell'Amministrazione comunale relativamente all'ospedale. È stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine a placare gli animi, mentre la conferenza stampa è stata annullata e il sindaco Francesco Zaccaria ha preso il megafono e spiegato i prossimi passi verso l'inaugurazione del nuovo ospedale.
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Il problema palesato nella manifestazione odierna e in tutte le altre, nelle mozioni e nei comunicati vari di politici riguarda la chiusura di un ospedale in un paese di 40mila abitanti, posto che altri Comuni come Grottaglie e Casarano, pur interessati dal riordino ospedaliero, continueranno ad avere il proprio ospedale fino all'inaugurazione della nuova struttura. Il 118 pur potenziato non può, in sostanza, sostituirsi a un ospedale.
nIl quesito che emerge è: il nuovo ospedale di Monopoli-Fasano quando sarà inaugurato?
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Intanto, i manifestanti si sono dati appuntamento a sabato prossimo alle ore 10, sempre in piazza Ciaia, sempre per chiedere al sindaco di prendersi cura della gente (o di dimettersi?).
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