Attualità

Tari: aumento per le attività commerciali, nessuno per le utenze domestiche

Vincenzo Lagalante
Il Consiglio comunale di Fasano
Ieri il Consiglio comunale ha approvato i nuovi coefficienti: polemiche dai banchi dell'opposizione. Gli altri provvedimenti adottati
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Il Consiglio comunale di Fasano ha approvato ieri, con i voti della maggioranza e i no dell’opposizione, i coefficienti Tari da applicare per le attività commerciali e le utenze domestiche. Per queste ultime non ci sono aumenti, al contrario dei commercianti che saranno alle prese con aumenti che potrebbero andare dal 3 al 7 percento (in prima istanza, prima delle commissioni consiliari, gli aumenti rischiavano di essere di oltre il nove percento).  Le categorie maggiormente penalizzate saranno le banche e i supermercati di grande distribuzione.

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Durante la seduta, piuttosto accesa su questo punto, è stato approvato un emendamento del consigliere di maggioranza Donato Marino. L’aumento dei coefficienti è dovuto soprattutto alla scomparsa tra il 2016 e il 2017 di dodicimila metri quadri di attività commerciali. Forti sono state le polemiche partite dai banchi dell’opposizione, soprattutto da Maria Rosaria Olive (Conservatori e Riformisti) che ha affermato: «La delibera è illegittima, impugnabile, perché carente della motivazione dell’applicazione di questi coefficienti: ci sarebbe un danno erariale e il giudice, in caso di contestazione da parte di cittadini, condannerà sempre il Comune di Fasano». Su questo intervento, la maggioranza è sembrata in difficoltà, con il vicesindaco Giovanni Cisternino che ha ammesso di aver seguito le delibere degli anni precedenti. Bisogna anche mettere in evidenza che l’Amministrazione comunale sta prevedendo agevolazioni per i redditi Isee più bassi.

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Per quanto riguarda gli altri punti, Giacomo Rosato ha ritirato la mozione relativa alla revoca della delibera di affidamento di Palazzo dei Congressi della Selva di Fasano ad una cooperativa barese. Questo perché, nel frattempo, a causa di un guasto ad un impianto della struttura, la stessa non poteva più essere assegnata. L’opposizione ha accusato la maggioranza di superficialità e a difendere la maggioranza il consigliere comunale Vito Bianchi.

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Infine, approvata la dismissione della quota comunale del Consorzio Centro Agro Alimentare (che sarà stimata da un professionista esterno e poi alienata) e l'acquisizione al patrimonio comunale delle ex colonie "Coppolicchio" e "Bianchi", site a Selva di Fasano.

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sabato 25 Febbraio 2017

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