Se a livello nazionale il "No" si è attestato poco al di sotto del 60%, nella Fasano del centrosinistra, in quella città dove solo pochi mesi fa ha vinto le elezioni Francesco Zaccaria (sindaco di quel Partito Democratico del dimissionario premier Matteo Renzi, promotore del Sì), c'è stato un plebiscito per il "No" con il 71,83% dei voti nelle 38 sezioni in cui si è votato. Il "No" ha ottenuto 14.548 "crocette" sulle schede elettorali, mentre il "Sì" circa 5.704 (pari al 28,17%). Schede bianche 42, nulle 130.
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Un successo a Fasano che porta la firma del Movimento 5 Stelle e del centrodestra dell'ex sindaco Lello Di Bari, schieratisi apertamente a favore del "No", rispecchiando ovviamente la linea nazionale. Il fronte del "No" a Fasano è stato molto ampio, forse più ampio del previsto. Sicuramente molto più forte rispetto al dato nazionale, regionale e provinciale.
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Grandi meriti locali per questo successo del No li ha anche il comitato "Fasano vota no". Lo stesso è composto da personalità della sinistra (ex Rifondazione, Pdci, Pds-Ds, fuoriusciti Pd e socialisti) che hanno dato in grosso contributo alla causa del NO in termini di iniziative e confronti pubblici, oltre ad attività meramente materiali.
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Questo il commento a caldo del sindaco Zaccaria: «Abbiamo vissuto una prova di straordinaria vitalità della nostra democrazia, straordinaria perché abbiamo discusso delle regole del gioco democratico, e non avviene spesso: adesso torniamo a considerare che siamo prima di tutto fasanesi, e abbiamo tanto bisogno di affrontare tutti insieme i problemi della città. Più saremo uniti, prima li risolveremo».
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In provincia di Brindisi, la percentuale del "No" è stata di poco inferiore al 70% (la provincia con il consenso maggiore), mentre a livello regionale il "No" si attesta sul 67%. In merito al dato sull'affluenza, Fasano è il secondo comune della provincia con il maggior numero di votanti (solo Cisternino, con il 67%, ha fatto meglio).
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