Attualità

Asap Europe e gli scatti vincitori sui diritti umani

Pasquale Ancona
Mostra fotografica al Laboratorio Urbano
Premiati gli autori delle foto per le tre categorie: diritti delle donne, diritti dell'infanzia e diritti dei disabili
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La mostra fotografica "30 scatti per i diritti umani", organizzata dall'associazione ASAP Europe – associazione per la mobilità internazionale – allestita nel Laboratorio Urbano ha chiuso i battenti, non prima però di aver decretato i vincitori per le tre categorie entro le quali erano suddivisi gli scatti: diritti delle donne, diritti dell'infanzia e diritti dei disabili.

IL CONCORSO E LA MOSTRA
Per la categoria 'diritti delle donne', lo scatto vincente é stato quello di Reyhane Mirjahani (Iran), con lo scatto “Education and Children Labour”.
'Vincitore della categoria 'diritti dell'infanzia' é stata la fotografia di Luke John Davies (Inghilterra) con la foto "The Street Violinist"
In ultimo, la categoria 'diritti dei disabili' la più difficile tra le categorie presenti, ha visto la vittoria ex equo dell'emblematico scatto di Andrea Pinna (Cagliari), intitolato "Young people with fewer opportunities in Albania during my EVS" e di quello di Ioanna Tsetika (Grecia), vincitrice per la fotografia “Miss Landmine”.
Le foto sono state giudicate da Fortunato Calderaro, fotografo fasanese, Mariagrazia Pinto di Asap Europe, Lucia Valentini responsabile del Laboratorio Urbano e Milena D’Amico di Equo e non solo Onlus.
«Trovo che un contest fotografico di portata internazionale sul tema dei Diritti Umani, come quello indetto da Asap, sia molto interessante da un punto di visto socio/antropologico – dice Anita Pinto, una delle partecipanti al contest, componente del gruppo fasanese di Gianluca Palasciano -. Le realtà in ambito di diritti delle donne/bambini/disabili appaiono molto diverse a seconda dello Stato in cui ci si affaccia: quelli che noi occidentali, figli della Rivoluzione Francese, riconosciamo come diritti, rappresentano traguardi non ancora raggiunti in altri Paesi privi di una reale politica di welfare».
«E le immagini – conclude – superando i limiti di cui spesso le parole, hanno la capacità di creare un doppio filo conduttore con qualunque tipo di pubblico trasmettendo,da un lato, il punto di vista dell'autore, la sua percezione del tema, e scaturendo, al contempo, nell'osservatore un'impressione del tutto intima e personale, tale da renderlo parte attiva del progetto».

venerdì 20 Giugno 2014

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